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Introduzione

Il 27 settembre la popolazione svizzera ha votato a favore del progetto Air2030 con una maggioranza risicatissima. Questo risultato mostra il grande risentimento della popolazione nei confronti della spesa miliardaria per i nuovi caccia di lusso. Il 31 giugno 2021, il Consiglio federale ha deciso di acquistare 36 F-35A Lightning II da Lockheed Martin per un costo totale superiore a 5 miliardi, dimostrando di non voler ascoltare minimamente le criticità del 49,9% della popolazione. 

In ogni caso, è chiaro che anche i risultati stretti fanno parte della democrazia e devono essere accettati. Tuttavia, è probabile che il risultato della votazione sarebbe stato diverso se il popolo svizzero avesse votato l’acquisto di uno specifico modello di jet da combattimento invece di un progetto nebuloso e antidemocratico. Nonostante ciò, il governo svizzero ha scelto di acquistare questi jet controversi. Ecco perché è importante dare alla popolazione la possibilità di esprimersi su questo progetto concreto. I caccia stealth come gli F-35 sono chiaramente sproporzionati. Inoltre, la CIA si troverebbe di fatto sempre presente nella cabina di pilotaggio, siccome la Svizzera non avrebbe l’accesso completo ai codici sorgente dei programmi utilizzati dagli F-35. Non si potrebbero perciò utilizzare questi jet da combattimento in modo davvero autonomo e indipendente. 

Argomenti contro l’acquisto degli F-35

Troppo grandi, troppo costosi

Il motivo per cui dei jet svizzeri dovrebbero essere dotati di tecnologia stealth, come è il caso degli F-35, è poco chiaro. Inoltre, è probabile che le tecnologie stealth di cui sono dotati questi aerei divengano obsolete nei prossimi anni a causa dello sviluppo di nuovi metodi di rilevamento. 

Gli F-35 sono enormemente sovradimensionati per la Svizzera, e risulterebbero essere unicamente un giocattolo per alcuni ufficiali dell’esercito. Questo punto di vista è condiviso dal più alto ufficiale dell’aeronautica statunitense, Charles Brown, che ha definito l’F-35 come una Ferrari che viene utilizzata troppo di frequente. Altri rappresentanti delle forze armate statunitensi hanno addirittura definito gli F-35 irrilevanti. Si tratta infatti di jet sovradimensionati, pensati per i combattimenti e non per compiti di polizia aerea, che sono comunque importanti da svolgere. Ma se questi jet venissero utilizzati per i compiti quotidiani di polizia, si verificherebbero eccessivi sprechi di materiale ed usura degli stessi jet. La Svizzera sta quindi per cadere in una trappola di costi enormi, che non possiamo sostenere dopo la pandemia di Coronavirus. Non ha senso utilizzare i giganteschi F-35 per quelle che sono le necessità della Svizzera. Per i compiti quotidiani di polizia aerea sono sufficienti dei jet da combattimento leggeri, di cui abbiamo sempre sostenuto l’acquisto. 

«Life Cycle Costs» molto elevati

Vari rapporti provenienti dall’estero mostrano che la Svizzera dovrebbe sopportare immensi costi di manutenzione se acquistasse gli F-35 americani. Un’ora di volo costa attualmente 44’000 dollari alla US Air Force (anche se Lockheed Martin promette da diverso tempo una riduzione a 25’000 dollari per il 2025). Il governo canadese ha commissionato uno studio alla società di consulenza KPMG, che ha calcolato i costi dell’intera durata di servizio in 45 miliardi di dollari per un volume di acquisto pari a 9 miliardi. Ciò significa un rapporto di 5 a 1 tra i costi di manutenzione ed il prezzo di acquisto. 

Applicando questo rapporto al caso della Svizzera, significherebbe che acquistando F-35 per un totale di 5 miliardi di franchi, la spesa totale effettiva sarebbe di 25 miliardi. André Blattmann, ex capo dell’esercito svizzero, calcola costi annuali del 12% del prezzo di acquisto, che si tradurrebbero in 23 miliardi di franchi in 30 anni di utilizzo. 

Il ministero della difesa norvegese, che ha acquistato gli F-35, ha calcolato i costi del ciclo di vita con un fattore di 3,75. Per la Svizzera significherebbe sostenere costi totali per 18,75 miliardi di franchi, stima di molto superiore a quella del DDPS, che è di 15,5 miliardi per l’intero ciclo di vita. Cifre di questa entità per il ciclo di vita dei jet da combattimento porrebbero altri settori dell’esercito sotto una massiccia pressione per risparmiare, o costringerebbero il Consiglio federale ad aumentare ulteriormente il budget dell’esercito, il che porterebbe verosimilmente a tagli negli altri dipartimenti. 

Anche Spagna e Giappone lottano contro gli enormi costi degli F-35, che utilizzano per i compiti di polizia aerea. La Spagna ha già optato per arerei più leggeri. Usare jet pesanti da combattimento per compiti quotidiani di polizia aerea è come sparare alle mosche con dei cannoni. Non è solo completamente assurdo, ma comporterebbe anche la spesa di centinaia di milioni di franchi delle persone contribuenti. Questa follia deve essere impedita. 

Sono davvero in grado di volare?

Nonostante i decenni di sviluppo, l’F-35 continua a risultare problematico per la US Air Force e per la marina statunitense. Oltre al fatto di non poter volare in caso di forti temporali, questo jet da combattimento presenta notevoli carenze:

Invece di investire nel miglioramento dei programmi esistenti relativi agli F-35, i vertici militari statunitensi stanno apertamente considerando lo sviluppo di un jet nuovo, o di affidarsi maggiormente agli F-16. Ad esempio, recentemente il capo di stato maggiore dell’aeronautica statunitense, Charles Q. Brown, ha dichiarato che gli F-35 si sono rivelati un fallimento. Christoph Miller, segretario della difesa ad interim sotto il governo Trump, ha addirittura definito il jet un “pezzo di merda”. 

Inadatti in reali casi di conflitto

Chi sostiene l’acquisto dei nuovi caccia ama sottolineare che la Svizzera e l’esercito svizzero debbano essere pronti a tutti gli scenari, per quanto improbabili possano essere. Tuttavia, in caso di guerra, ovvero l’unico altro scenario possibile in cui verrebbero utilizzati gli F-35, i caccia da combattimento sarebbero inadatti. Nei conflitti attuali, come quello del Nagorno-Karabakh o quello dell’Ucraina orientale, i jet da combattimento hanno avuto un ruolo praticamente nullo. Sono invece i droni o i missili guidati, molto più economici, a venire utilizzati molto più frequentemente. Per esempio, i missili Iskander-M di fabbricazione russa e utilizzati dall’Armenia hanno una portata di 500 km che permetterebbe di paralizzare l’intera flotta aerea svizzera in poche ore distruggendo le piste di decollo.  

Questo punto di vista è condiviso da André Blattmann, ex capo dell’esercito. Egli sostiene che nel remoto caso di una crisi comprendente conflitti attorno al suolo svizzero questi caccia verrebbero difficilmente utilizzati. 

Che influenza avrebbero gli Stati Uniti?

Attualmente ci sono già due ufficiali americani che risiedono a Dübendorf per controllare regolarmente le armi e gli aerei acquistati dagli Stati Uniti. La base legale è la rigorosa legislazione ITAR: secondo quest’ultima gli Stati Uniti sono gli unici responsabili a livello mondiale del controllo e della manutenzione di componenti tecnici particolarmente sensibili. Il controllo dei software degli F/A-18 è a carico del produttore, Boeing. La Svizzera deve chiedere il permesso a Washington per lanciare missili guidati a corto raggio. Anche il sistema di navigazione funziona unicamente con il permesso statunitense, tramite codici che vengono consegnati una volta al mese dagli Stati Uniti. La crescente complessità tecnologica sta aumentando la dipendenza della Svizzera dagli Stati Uniti. Per fare un esempio, il sistema ODIN installato negli F-35 fornisce alla Lockheed Martin i dati della missione dopo ogni volo. Ufficialmente ciò dovrebbe permettere l’ordinazione automatica delle parti di ricambio, ma in realtà i dati registrati sono molto più dettagliati. In questo modo l’esercito americano acquisisce informazioni sulle missioni svizzere. 

Si può supporre che la Svizzera non sarebbe in grado di garantire la sovranità del proprio spazio aereo contro la volontà del dipartimento della difesa statunitense. I jet potrebbero essere mantenuti a terra tramite le backdoor installate direttamente sui caccia, oppure non permettendo ai produttori di consegnare le parti di ricambio. Senza poter ottenere i pezzi di ricambio i caccia non riuscirebbero più a funzionare correttamente entro sei mesi. La Svizzera potrebbe perciò essere costretta a permettere il sorvolo dello spazio aereo ai caccia americani nel caso di missioni di durata prolungata, come ad esempio la guerra in Iraq degli anni 2000. 

Il complesso militare-industriale e le forze armate statunitensi assicurano che gli interessi economici e geopolitici del governo e dei conglomerati industriali siano salvaguardati, anche con gli interventi militari se necessario. Lockheed Martin è uno dei più grandi produttori di attrezzature militari in assoluto, e produce anche armi nucleari e materiale bellico fuorilegge. La Svizzera pagherebbe perciò cinque miliardi di franchi ad un’azienda che produce armi vietate in Svizzera. 

L’esercito statunitense non nasconde che la vendita di materiale bellico serve anche a promuovere i propri interessi. La comunicazione e lo scambio di informazioni tra i vari sistemi militari di produzione statunitense non garantisce che in futuro gli aerei vengano utilizzati unicamente per la protezione dello spazio aereo. Su questo tema non è ancora stata fatta chiarezza da parte del DDPS, anche se si tratta di una questione fondamentale per quanto riguarda sovranità e neutralità. Acquistando questi jet da combattimento statunitensi, di fatto la Svizzera compirebbe un ulteriore passo verso la NATO. Nel caso specifico degli F-35, viene spesso detto molto apertamente che uno degli obbiettivi di vendita di questo modello è l’integrazione degli acquirenti in una struttura militare comune.

Testo dell’iniziativa 

Iniziativa popolare federale «Contro gli F-35 (Stop F-35)»

La Costituzione federale1 è modificata come segue:

Art. 197 n. 132

13. Disposizione transitoria dell’art. 60 (Organizzazione, istruzione e equipaggiamento dell’esercito)

1 La Confederazione non acquista aviogetti da combattimento del tipo F-35.

2 Il budget dell’esercito è adeguato di conseguenza.

3 La presente disposizione decade il 1° gennaio 2040

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